Agrigento, due “Giornate della legalità” contro il racket e l’usura

Due giornate di riflessione sul tema del contrasto all’usura e al racket delle estorsioni si sono tenute lunedì 29 e martedì 30 novembre ad Agrigento e Canicattì, promosse sinergicamente dalla prefettura, la Legione Carabinieri Sicilia e il comando provinciale dell’Arma.

Lunedì mattina – scrive il Ministero dell’Interno in un comunicato – è stato organizzato un momento di riflessione presso l’auditorium “Rosario Livatino” del Polo Universitario, con la partecipazione del prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa, del commissario del Governo per le iniziative Antiracket ed Antiusura, Giovanna Cagliostro e del comandante della Legione Carabinieri Sicilia, Rosario Castello, a cui hanno preso parte i rappresentanti delle forze di polizia, l’arcivescovo di Agrigento, sindaci di municipi della provincia, rappresentanti delle associazioni antiracket, degli ordini professionali e studenti degli istituti superiori.

Nell’incontro è stato proiettato il docu-film “L’abbraccio”, storia di Antonino Saetta, presidente di Corte di Assise di Appello di Palermo assassinato dalla mafia nel 1988 con suo figlio Stefano, del regista Davide Lorenzano che, presente in aula, ha spiegato come il suo film, anche per la scelta del genere narrativo, intende rivolgersi, anche e soprattutto ai giovani.

Il prefetto Cagliostro, che ha tenuto una lectio magistralis, ha messo in risalto l’azione dello Stato in aiuto delle persone che denunciano e le problematiche ancora aperte in materia. Ai ragazzi presenti – che sono intervenuti ponendo diverse domande – ha illustrato l’iter dell’istruttoria, e il progetto di riforma per stringere i tempi istruttori attraverso una piattaforma informatica in grado di far dialogare tutti i protagonisti del procedimento, «perché la vittima che denuncia – ha spiegato – non ha né tempo né voglia di aspettare la burocrazia, nel momento in cui decide di denunciare ha bisogno di risposte concrete e di una forte presenza dello Stato che infonda fiducia».

Cagliostro ha anche evidenziato i risultati conseguiti dal Comitato di solidarietà che ad oggi ha erogato più di 19,1 milioni di euro in benefici economici, in favore delle vittime: «Chi denuncia – ha ricordato il Commissario – non viene abbandonato dallo Stato, che lo affianca fino alla concessione dei benefici economici e al reinserimento nell’economia legale».

Sempre il 29 novembre, nel pomeriggio, presso il comando provinciale dei Carabinieri, l’associazione antiracket SOS IMPRESA ha svolto una sessione di formazione specifica rivolta agli appartenuti all’Arma a cui ha presenziato il commissario Cagliostro.

Martedì 30 novembre l’evento si è spostato a Canicattì, dove dopo la visita al cimitero comunale per rendere omaggio alle tombe dei magistrati Rosario Livatino ed Antonino Saetta, è stata fatta visita alla “Casa della Memoria”, residenza del giudice Livatino, proclamato Beato. Nell’occasione è stato sottoscritto un protocollo di collaborazione tra l’associazione antiracket SOS IMPRESA, il centro studi TEMI e l’associazione “Casa Giudice Livatino” per promuovere la cultura della legalità e della solidarietà attraverso l’organizzazione di eventi.

Successivamente, presso il teatro sociale comunale, si è tenuto un incontro–dibattito promosso da SOS IMPRESA con gli studenti e gli imprenditori. Nell’occasione, il sindaco di Canicattì ha comunicato l’intenzione del Comune di costituirsi parte civile nei processi a carico di imputati di reati di estorsione.

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