Questa mattina, lunedì 18 settembre, i carabinieri del comando provinciale di Napoli hanno eseguito 29 ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico di esponenti del clan camorrista denominato Clan Sorianiello nel quartiere Soccavo.
Un particolare plauso e ringraziamento ai carabinieri del comando provinciale di Napoli e della compagnia di Cavalleggeri per l’importante operazione lo esprime anche Luigi Cuomo, presidente dell’associazione antiracket SOS IMPRESA Rete per la legalità.
“Al Rione Traiano, ha dichiarato Cuomo, e più complessivamente nell’intera area occidentale della città di Napoli è in corso da tempo una faida tra clan per il controllo delle attività allegati legati allo spaccio di stupefacenti, armi, usura, estorsione e gioco d’azzardo. Tra Bagnoli, Cavalleggeri, Fuorigrotta, Pianura e Soccavo è in atto una vera e propria guerra tra clan, grandi e piccoli, per la supremazia criminale. Questa guerra nel corso degli ultimi anni ha anche prodotto un numero sconcertante di morti ammazzati ed atti di violenza che stendono una coltre di paura ed intimidazione sulle popolazioni residenti in questi quartieri. Tutto ciò dimostra che Caivano è solo una delle punte dell’iceberg relativo alla presenza, e talvolta predominio, delle camorre sullo Stato”.
“L’operazione di questa mattina, insieme a quella che circa un anno fa fu condotta a Pianura, ha concluso Cuomo, sono atti di forza che servono a indebolire i clan e a dare fiducia ai cittadini onesti, ma come tutti sappiamo non bastano e non possono rappresentare eventi episodici e sganciati da una politica di riposizionamento dello Stato e dei suoi servizi in tutta la città e la provincia. La stessa situazione è presente nell’area est della città, nell’area stabiese, vesuviana, nolana, a nord di Napoli ed in moltissimi altri quartieri della città. Le indagini e gli arresti sono importanti ma le istituzioni devono produrre atti che servono in modo strutturale a riprendersi il controllo ed il governo della vita civile, della giustizia sociale e della sicurezza”.
