A Gianfelice Imparato
L’artista stabiese Gianfelice Imparato, attore teatrale, televisivo e cinematografico, è stato apprezzato fin dagli esordi giovanili e ha spaziato dalla tradizione e repertorio napoletano – Viviani, De Filippo, De Simone -ai classici- Moliére, Cechov, Shakespeare- fino ai contemporanei Pinter, Beckett e Bernhard.
Nella sua carriera ormai lunga, ha portato in scena i personaggi più disparati e sempre ne ha interpretato l’umanità in modo schivo, senza sovrapporsi, perché il suo modo di fare l’attore consiste – come egli stesso ha dichiarato – nel mettersi al servizio del personaggio, vivere le sue emozioni e le sue sorprese.
Grazie a questa disponibilità e maestria il vicecommissario Giorgio Pisanelli della fiction “I bastardi di Pizzofalcone”, è entrato nell’immaginario collettivo del grande pubblico televisivo come l’uomo delle istituzioni che lavora bene, che persegue con determinazione un giusto fine e giunge ad un esito positivo.
Un modello, quindi, che in contrasto con il vasto repertorio di modelli negativi, va molto concretamente a sostegno della legalità.
La Commissione all’unanimità gli conferisce il premio Michele Cavaliere 2023.
A Maria Antonietta Troncone
Alla Dottoressa Maria Antonietta Troncone , Procuratore Capo della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord, magistrato da sempre in prima linea nella difesa dei diritti dei cittadini e nella lotta alla criminalità organizzata e ad ogni forma di illegalità.
La passione per il proprio lavoro, unita ad un profondo attaccamento ai valori della legalità e della giustizia ha fatto sì che durante tutto il corso della propria carriera si distinguesse per l’intensità e l’attenzione con cui ha ricoperto i diversi e delicati incarichi svolti in seno alla magistratura campana e per l’alto senso delle istituzioni che ha conferito ad ogni ufficio da lei diretto.
Ciò, in particolare, con riferimento all’attuale ruolo rivestito presso la sede di Aversa ed all’attività precedentemente prestata presso la Procura di Santa Maria Capua Vetere e di Nola, territori notoriamente molto complessi sia per i problemi legati alla criminalità organizzata che alle enormi e connesse criticità ambientali che persistono da decenni.
Animata da profondo spirito di servizio e da irrefutabile integrità morale, ha condotto brillantemente numerose indagini nei comuni della Terra dei Fuochi, in cui prevalgono i reati ambientali e dove le organizzazioni camorristiche e la criminalità comune si incontrano attraverso la corruzione negli enti pubblici e l’illegalità nelle iniziative economiche. Ha contrastato, durante la sua carriera giudiziaria, efficacemente, il racket e l’usura.
La Commissione all’unanimità gli conferisce il premio Michele Cavaliere 2023.
A Nicola De Tullio
Il colonnello Nicola De Tullio, attuale comandante provinciale dei Carabinieri di Agrigento, è stato per tre anni comandante del Gruppo Carabinieri Castello di Cisterna in provincia di Napoli dove ha svolto un impegnativo servizio che ha inferto duri colpi ai clan camorristi, dimostrando grande impegno e notevoli ed importantissimi successi.
Durante il suo mandato, quale comandante del Gruppo nell’area nord di Napoli, sono state effettuate numerose operazioni contro la criminalità organizzata e la diffusione delle armi. Sotto la sua guida, sono stati fatti arresti e blitz che hanno colpito duramente le compagini criminali dell’area. Ha anche promosso iniziative per rafforzare la presenza dell’Arma sul territorio, come l’istituzione della nuova Compagnia di Caivano inaugurata il 1° luglio del 2022 da lui stesso definito «l’evento dell’anno per il nostro territorio» perché «ha rappresentato non solo il rafforzamento dell’azione repressiva, ma anche un segnale di vicinanza ai cittadini e
all’amministrazione del territorio».
Ha lavorato per aumentare il livello di sicurezza percepita nella comunità, collaborando con le scuole locali. Ha anche avviato il progetto dei “Concerti per le Periferie” per rendere le periferie più vivibili e avvicinare i residenti alle istituzioni attraverso eventi culturali. Ha dimostrato, inoltre, grande attenzione alla Terra dei
Fuochi, pianificando servizi di contrasto all’inquinamento per tutelare l’ambiente e la salute pubblica.
Sono stati numerosissimi i successi investigativi conseguiti sotto il suo comando dal gruppo di Castello di Cisterna, sia sotto il profilo del numero di arresti che di cattura di pericolosi latitanti e numerosi i successi antiracket e antiusura.
Per questo la commissione all’unanimità gli conferisce il premio Michele Cavaliere 2023.
A don Tonino Palmese
Formatosi sull’esempio di don Bosco e di Monsignor Tonino Bello, don Tonino Palmese prende i voti nel 1985, impegnando tutta la sua vita a difesa della legalità.
Don Tonino non è prete a Napoli, ma prete di Napoli, il che, come lui stesso afferma, vale molto di più. Significa comprendere e curare la sofferenza di una città dilaniata dalla camorra, che spesso attira nelle sue maglie giovani che diventano vittime di sé stessi. Significa ascoltare chi ha bisogno, essere vicino ai familiari delle vittime innocenti della criminalità organizzata. Significa essere vicino a tutti i giovani, compresi quelli chiusi nel carcere di Nisida, con i quali don Tonino Palmese attua un’opera di rigenerazione alla speranza.
Con queste finalità svolge il ruolo di Presidente della Fondazione Polis della Regione Campania, che si occupa, per l’appunto, del sostegno alle vittime innocenti della criminalità organizzata e dei beni ad essa confiscati.
È Direttore dell’Ufficio Giustizia e Pace della Diocesi di Napoli, Consulente della Commissione Parlamentare Antimafia, e dal giugno 2023 è Garante dei diritti dei detenuti del Comune di Napoli per la sua “consolidata esperienza tanto nel campo dei diritti umani, quanto in quella delle attività sociali svolte presso istituti di pena”.
Da sempre vicino e solido sostegno all’intero movimento antiracket e antiusura della Campania.
La Commissione all’unanimità gli conferisce il premio Michele Cavaliere 2023.
A suor Rita Giaretta
A sr Rita Giaretta, che ha scelto la via della giustizia per testimoniare la fede in Dio attraverso il servizio concreto all’umanità sofferente, in sinergia con tutti quelli che credono che la solidarietà sia la vera speranza per il futuro.
La “parresia” evangelica, ovvero la capacità di dire la verità in maniera schietta e diretta, è la strategia che ha utilizzato per riconoscere, promuovere e custodire i diritti delle donne in ogni ambito della vita quotidiana.
In particolare, è da rimarcare il coraggio di ridonare, con grande fermezza e determinazione, insieme alle sue consorelle orsoline, dignità e inclusione alle donne perlopiù straniere, provenienti dai paesi dell’Africa e dell’Europa dell’est, vittime dello sfruttamento della prostituzione attraverso il calore e l’amore familiare di casa Rut a Caserta e di casa del Magnificat a Roma.
La creazione della cooperativa newHope, un laboratorio di sartoria etnica che garantisce formazione e lavoro, è l’opera che esprime in maniera emblematica la volontà di abilitare queste donne in difficoltà a vivere da protagoniste la propria esistenza guardando al domani senza più paura!
La Commissione all’unanimità gli conferisce il premio Michele Cavaliere 2023.
A Vincenzo Perone
Vincenzo Perone, giornalista bravo, popolare ed impegnato quotidianamente a raccontare i fatti ed i personaggi della cronaca regionale con onestà intellettuale, chiarezza e semplicità. Entrando quotidianamente nelle case di tutte le famiglie campane è diventato quasi una persona di famiglia mentre racconta fatti e storie importanti in modo accurato, imparziale e coinvolgente con alto livello di competenza contribuendo a formare una opinione pubblica regionale ben informata e consapevole
Dal 2008 è redattore del Tg3 ed ha svolto numerose inchieste di carattere sociale con memorabili servizi televisivi e importanti interviste.
Durante il periodo del COVID ha svolto attività di informazione con servizi giornalistici quotidiani affrontando il rischio sanitario per strada e pressi tutti i maggiori ospedali.
Recentissimi ed efficaci i suoi servizi relativi alla situazione di Caivano e del Parco Verde e i moltissimi servizi sulle esperienze antiracket e antiusura in questa Regione.
La Commissione all’unanimità gli conferisce il premio Michele Cavaliere 2023.