Giustizia è fatta! Sergio Vigilante assolto in appello

Per sette anni ha vissuto sotto il peso di un marchio infamante, quello di una condanna, in primo grado, per favoreggiamento al clan Vollaro, ed invece i fatti per cui ha subito quella condanna non sono mai avvenuti.

È avvenuta invece la delegittimazione, distruzione della dignità e della onorabilità di un uomo onesto, di un valido rappresentante del mondo antiracket, quello sano ed efficiente.

Per anni Sergio Vigilante ha aiutato vittime di racket e usura a denunciare e a liberarsi dalla loro condizione di vittima. È stato sufficiente che un finto pentito di camorra facesse alcune dichiarazioni false, non capiamo ancora il perché e per il cosa, che una sentenza di primo grado gettasse una croce e infamante sul presidente dell’associazione antiracket di Portici pochi giorni dopo una manifestazione pubblica dove si dava atto dell’impegno e del coraggio di Sergio e dei suoi collaboratori sul difficile e tormentato terreno della lotta al racket e all’usura.

“Oggi Sergio, la sua famiglia, i suoi amici e sostenitori – ha dichiarato Luigi Cuomo, presidente di Sos Impresa Rete per la Legalità – chiedono giustizia e verità per questi sette anni vissuti all’ombra di verità nascoste e inconfessabili. Questa verità e giustizia negata verranno cercate e chieste ovunque sarà utile e necessario a partire da eventuali responsabilità investigative”.

L’avvocato Alessandro Motta, legale di Sos Impresa che ha assistito Sergio Vigilante fin dalle prime battute, ha dichiarato: “Finalmente giustizia è fatta! La macchina del fango è stata smontata, credendo sempre alla sua innocenza abbiamo profuso quanto più è stato possibile nella difesa di Sergio Vigilante, certi che Sergio da oggi potrà guardare con orgoglio e coraggio i suoi familiari e a testa alta i suoi detrattori”.

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